venerdì 2 agosto 2013

Justice League: The Flashpoint Paradox



Non si va avanti e indietro nel tempo! Non si fa! Perché poi si fanno i macelli e chi mette a posto?
Piglia Barry Allen, per esempio. Bello, biondo, americano, chin e femmn, un po' poliziotto un po' scienziato come piace a noi, supereroe amato con tanto di museo dedicato, eppure c'ha sto disagio interiore causato dal fatto che quando era bambino un mariuolo gli ha ammazzato la mamma ed è cresciuto orfano. Un brutto disagio eh, per l'amor di Dio. Una mattina allora si sveglia e dice "Oh, ma se io corro velocissimo e vado indietro nel tempo e salvo mammà?" chi non lo farebbe avendone la possibilità?
Il cazzo è che poi torna nel presente e si trova con la mamma, si, ma senza i poteri di Flash, con un Batman più pazzo del solito, Wonder Woman che ha conquistato Londra perché si, Aquaman che ha affondato il resto dell'europa perché si pure lui, sti due che sono pronti a far partire la terza guerra mondiale e quel che è peggio, ti ritrovi Cyborg come difensore del resto del mondo libero. Non so se mi sono spiegato, dico CYBORG! Beh a quel punto non contano le buone intenzioni e il fatto che la mamma è sempre la mamma, te la sei cercata, senza che poi vai a dare la colpa all'Antiflash.

Justice League: The Flashpoint Paradox è l'adattamento animato di Flashpoint, miniserie ed eventone estivo DC di due anni fa che portò al rebootino e al New 52, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert (lo scrivo giusto per far vedere che so preparato, non è che il Kubertino c'entri qualcosa con questo cartone animato)
L'adattamento è abbastanza fedele, c'è qualche modifica dovuta al fatto che per far stare 500 pagine di fumetto in un'ora di girato qualche taglio o qualche modifica si deve fare per forza e che di conseguenza anche qualche tie-in viene riassunto in pochi secondi di flashback, però il cuore della vicenda, la storia portante, c'è tutta ed è riassunta come si deve. Ed è pure bella.
Quelli che Aaaahhhhh! La Giustis Lig! I superamici! Acquamann che gioca coi cavallucci marini! oltre ad essere pregati di prendere la via della porta come sempre a sto giro godranno di una quantità di sangue, violenza e morti ammazzati decisamente superiore alla media delle produzioni del genere.

Il character design è il solito, quello a cui siamo abituati dagli altri film DC per l'home video, lontano dalle robe superdeformed o in CG di Cartoon Network recenti, è la naturale evoluzione dello stile della vecchia Justice League Unlimited o del cartone animato di Superman degli anni '90 per chi se li ricorda. Niente miracoli, niente animazione allo stato dell'arte, niente effettoni speciali da uah, è pur sempre una roba da cassetta, però si lascia guardare con piacere.

Il filmetto è insomma molto gradevole anche e soprattutto se non si è toccato Flashpoint ai tempi, l'unico motivo per non guardarlo sarebbe che in un flashback viene spoilerata la rivelazione shock di Batman: Knight of Vengeance, la miniserie tie-in di Azzarello e Risso (AZZARELLO E RISSO!) che fu senza mezzi termini una delle cose migliori uscite nel 2011. Ecco, magari se la volete fare proprio liscia liscia leggete prima quella mini, son giusto 3 numeri, e poi vedetevi questo che non ve ne pentirete.

In una scala dei tuoi personaggi della Justice League preferiti, che va da Cyborg a Batman, The Flashpoint Paradox è, manco a dirlo, Flash, spiritoso quanto basta, fresco e veloce, l'ideale per passare un'oretta spensierata di una di queste nottate estive

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