Jahan Cross è lo 007 dell'Impero. Semplice e diretto. E' un'idea così semplice che non so com'è che non sia venuta in mente a nessuno per tutto questo tempo. Quando c'è qualcosa che minacci la sicurezza o gli interessi dell'impero, qualcosa che non conviene risolvere a botta di laseroni della Morte Nera, l'imperatore chi ci manda? Ma Jahan Cross, ovviamente!
In questa seconda miniserie dedicata all'Agente dell'Impero, Jahan viene mandato su Serenno per risolvere alcuni problemi di successione locali nella maniera più proficua possibile per l'Imperatore, fatto sta che durante la sua permanenza sul pianeta il conte Adan Dooku viene assassinato e, sentitosi un po' tirato in mezzo alle manovrine politiche imperiali e trattato da pupazzetto, decide di prendere a cuore la causa del figlio del conte, Bron, e di difenderlo da Rodas Borgin, nobile di una casata rivale che ha visto troppe serie HBO e vuole giocare al gioco del trono.
Ostrander ormai nell'universo di Star Wars non è che c'ha fatto la casa, ha tirato su proprio un parco residenziale. Lavora a memoria e lavora bene, caratterizza i personaggi con poche battute e con scioltezza riesce a svicolare dalle trame della trilogia cinematografica e ritaglia il suo orticello per ambientarvi parallelamente le avventure di Cross. Riesce anche a far pensare un po' di più rispetto alla media delle serie SW, parlando di sacrificio, perdita dell'innocenza, assassinio, politica e non limitandosi a un misero incrociare di lightsaber, Cross è un figodiddio, uno di quei cattivi che alla fine ja non sei tanto malaccio vediamoci al baretto ti pago un caffè, e il feeling da 007 si sente forte. La storia in sè, l'intreccio, non è all'altezza del resto, viene raccontato tutto un po' troppo di corsa e in maniera confusa, c'è troppo affanno, troppa corsa al plot twist e di conseguenza, per chiarire tutto, alla fine toccano le fastidiosissime e noiose pagine di spiegone.
Per quanto forse visto i temi trattati ci sarebbe stato bene un comparto artistico più realistico, più scuro, la Dark Horse ha deciso di dare uno stile a tutte le serie dedicate a Star Wars quanto più omogeneo possibile e Davide Fabbri fa il suo bel lavoro, la qualità resta costante per tutti e 5 i numeri e pur non facendo mai gridare al miracolo svolge il compito in maniera ottima
In una scala che va da Octopussy a Goldfinger, questo Star Wars: Agent of the Empire - Hard Targets è Moonraker, 007 nello spazio! Ah c'è Boba Fett quindi +1