lunedì 22 aprile 2013

Freccia Verde: Anno Uno


Ripesco dalla pila di arretrati questo volume di qualche anno fa, un po' spinto dal buon rilancio di Lemire e un po' perchè Arrow manca da qualche settimana in TV e sto in astinenza da archi e frecce.
Oliver Queen, giovane miliardario, passa la vita ad ubriacarsi alle aste di beneficenza ed a vomitare nelle limousine. Un bel giorno, durante una bella gitarella in barca con la guardia del corpo, questi gli ruba 15 milioni di dollari, lo tramortisce e lo butta in mare. COLPODISCENA non muore, e si risveglia su un'isola deserta dove per sopravvivere dovrà confidare su un arco di fortuna e delle lezioni di tiro prese da ragazzino. COLPODISCENA l'isola non è deserta, anzi è abitata da brutti cattivi che la usano per coltivare l'oppio. Il nostro raddrizzerà i torti, libererà la popolazione indigena, farà nascere un bambino (no, davvero. farà nascere un bambino.) e diventerà una persona meglio.

A livello di storia non mi ha impressionato per niente. Capisco che un Anno Uno abbia come scopo quello di essere il più digeribile possibile, che si sia puntati al lettore occasionale o a quello che si avvicina per la prima volta al personaggio, non ne sa niente, vuole che il volume sia totalmente autoconclusivo e che ci sono alcune cose che questo pubblico vuole trovare e vuole sentirsi raccontare, ma c'è modo e modo di fare le cose, c'è modo e modo di riraccontare una storia e c'è un limite massimo di clichè ed eroismo da supermercato passato il quale io non reggo più e sbrocco
Una storia in cui il protagonista deve fare da ostetrica e la mamma della neonata decide di mettergli il suo nome non sarà mai una bella storia.
Meno male che c'è Jock va, meno male, con le solite tavole minimaliste e dinamiche, i colori compatti, l'impostazione della tavola sempre originale e personalissima che rende la pillola abbondantemente digeribile

In una scala che va dal castagnaccio alla cheesecake, questo year one sembra una torta da esposizione, di quelle che nelle vetrine sembrano belle belle ma se provi a dargli un mozzico ti trovi il polistirolo in bocca

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