lunedì 14 settembre 2015

Il Divino - Hanuka, Hanuka, Lavie


Ma com'è, una volta le tue opinioni non richieste sui fumetti che hai letto non le iniziavi con la copertina? Eh si, ma il punto de Il Divino sta tutto qua.
Questi sono i gemelli Johnny e Luther Htoo, due ragazzini dodicenni birmani che, oltre ad avere l'hobby del sigaro, negli anni '90 sono stati leader di un gruppo di guerriglia armato chiamato La Mano di Dio (come Maradona ma con più Kalashnikov) che combatteva nell'est del paese contro il regime oppressivo militare dello stato. I ragazzini erano venerati a tal punto dai loro seguaci che si diceva avessero i poteri maggichi e fossero invulnerabili tanto ai proiettili quanto alle mine antiuomo (come Maradona ma con meno scudetti).
Questa foto è diventata in poco tempo un po' il simbolo del problema dei bambini-soldato in Asia e gli autori, imbattuticisi per caso nel 2007, decisero di farci su un fumetto.

The Divine, appunto
Eccovi la copertina adesso:


La storia del fumetto ha in verità poco a che fare con la Storia quella vera, quella della foto, se non fosse che ci sono due gemelli di 12 anni, uno coi capelli di Skrillex e la sigaretta in bocca e l'altro che sembra un poco ricchiunciello coi poteri maggichi che guerrigliano per la libertà.
Il resto della storia è... ma sapete na cosa? Tutto sommato non c'è nemmeno bisogno di parlarne, la conoscete, l'avete vista e stravista in tutte le salse, cade in quella macrocategoria che io tendo a definire balla coi lupi.
Abbiamo tutti un balla coi lupi. Anche voi avete un balla coi lupi, sono sicuro. Si da il caso che il mio balla coi lupi sia Balla coi Lupi. Mi spiego:
C'era una volta un piccolo Mik che all'età di 7-8 anni, come tutti i bambini di 7-8 anni, aveva il controllo esclusivo del telecomando. Capirete lo stupore quando, in una sera del '92 o giù di lì, al buona sera di Michele Cucuzza che tradizionalmente sanciva l'inizio della sua potestà televisiva, si sente dire dal padre: "Non cambiare canale, stasera devo vedere io la televisione. Devo vedere BALLA COI LUPI". Dopo aver passato tutte le fasi dell'elaborazione del lutto, provando prima a cambiare lo stesso canale come se non gli fosse stato detto niente, poi a sbattersi per terra in preda a crisi isteriche, passando ai tipregotipregotipregotiprego e se mi fai vedere stasera poi ti prometto che domani vedi tu per poi finire imbronciato a un lato del divano, il piccolo Mik iniziò a guardare Kevin Costner ed i suoi folti baffoni autoalimentare il proprio ego per tre ore e mezza di film.


Un balla coi lupi ce l'avete pure voi quindi, non si scappa, è il primo film che avete visto in cui tizio bianco, generalmente americano, va ad ammazzare selvaggi in terra selvaggia ma per i casi della vita e gli scherzi del destino si trova a strettissimo contatto coi selvaggi che si rivelano non essere poi tanto selvaggi e finisce con lo scoparsi la figlia del capotribù e sparare ai bianchi. Se siete più giovani magari il vostro Balla coi Lupi potrebbe essere L'Ultimo Samurai, o Avatar, se siete più vecchi inece Lawrence d'Arabia, o Superman, o qualcosa nella Bibbia.
E' una roba talmente usata ed abusata che non vale nemmeno la pena stare a parlarne. Può essere fatto bene, può essere fatto male, ma quest'è. In questo caso è abbastanza nella media, con una parte iniziale troppo lunga e troppo lenta, personaggi tagliati con l'accetta e poco interessanti ma ritmo vivace nella seconda parte.

Se questo fumetto, abbiamo appurato, non passerà agli annali per storia e originalità, cosa resta?
Beh, restano le tavole dei fratelli Hanuka, coi disegni tirati via il giusto, un po' piatti nella prima parte in america ma poi sfrenati e scatenati nella seconda parte, con dei colori acidi che sembrano usciti fuori da Hotline Miami e il bellissimo contrasto tra gli esseri appartenenti al mondo magico e quelli appartenenti al mondo reale di cui vi lascio qualche esempio qua sotto





Il fumetto è stato pubblicato in Francia da Delcourt ed in America da First Second, mentre in Italia è uscito da poco edito da Bao Publishing in una bella edizione cartonata a 19.90€, e se vi spicciate lo trovate ancora in sconto assieme al resto del catalogo Bao per un'altra decina di giorni.

Nella scala dei balla coi lupi che va da Balla coi Lupi a Balla coi lupi, questo Il Divino è Balla coi Lupi, ma in edizione restaurata piena di frizzi e lazzi e con l'HD che conti i peli sulle penne in testa a Kevin Costner e gli occhiali treddì che UAAAAHHH, QUELL'ACCETTA SEMBRA CHE ESCE DALLA TELEVISIONE

sabato 14 febbraio 2015

Il Mik Consiglia - Febbraio 2015

5 fumetti 5 questo mese non ce li ho, facciamo 4 va!


Spider-Man: Il Regno

Il capolavoro di Kaare Andrews: l’ultima storia di Peter Parker, l’Uomo Ragno. Torna in edizione Best Seller una delle migliori ragno-storie di sempre. Dall’autore di Iron Fist e del film Cabin Fever 3. Il ritorno del Cavaliere Oscuro in versione ragnesca!

Futuro distopico, vecchio eroe in pensione che si reinifila la calzamaglia per raddrizzare un po' di torti. Kaare Andrews scrive e disegna, Josè Villarrubia colora in questo fumetto che è ben altro che la versione ragnesca del Cavaliere Oscuro. Le pagine del vecchio Peter ossessionato dallo spettro di Mary Jane vi rimarranno dentro.
Also, questa ristampa è in edizione economica! Prendete, su!

Panini Comics, Brossurato, 160 pagine a colori, 6.50€


Superior Spider-Man vol.1: Più che Stupefacente

Un finale tragico… e un nuovo inizio!• L'’epico scontro finale tra Spider-Man e il Dottor Octopus ha avuto un esito che nessuno poteva prevedere.
Una delle saghe di Spider-Man più discusse di tutti i tempi!• Superior Spider-Man di Dan Slott e Ryan Stegman segna davvero un nuovo inizio per Spider-Man, mantenendo invariati il divertimento e l’'azione!

Doppia dose di Uomo Ragno sta settimana! Ho esplicitato il mio pregiudizio e la mia iniziale diffidenza per poi finirne a tessere le lodi di Superior Spider-Man più e più volte su questi schermi, vi rimando a quello che dicevo alla fine del 2013 nel mio listone di fine anno

Panini Comics, Cartonato, 120 pagine a colori, 9.90€


Batman Crazy Love

Un classico di Batman nella versione “cartoon” di Paul Dini e Bruce Timm, con la prima apparizione a fumetti di Harley Quinn, e alcune delle migliori storie realizzate insieme dal duo responsabile di BATMAN: THE ANIMATED SERIES, la serie animata che ha rivoluzionato il mondo del Cavaliere Oscuro.

Paul Dini è stato la mano dietro Batman: The Animated Series, sceneggiatore di Detective Comics e della serie di videogiochi Arkham. Harley Quinn ha una storia curiosa, perché è nata proprio su Batman TAS per poi essere trasportata nei fumetti.
E poi, dai, su, è S. Valentino oggi, non fate i duri e puri, tutti amano Harley Quinn!

RW/Lion, Brossurato, 204 pagine a colori, 15.95€


Mara

Mara racconta la storia di un’atleta in un mondo futuro ossessionato dallo sport e dalla guerra. Quando la giovane inizia a manifestare incredibili superpoteri, il mondo che una volta l’acclamava si rivolta contro di lei. Per la giovane, abituata ad avere fama e ricchezze, è un’odissea.

In un futuro in cui le nazioni sono continuamente in guerra l'unico sfogo delle masse sta nello sport, e Mara è la star. Allenata e bioingegneristicamente migliorata fin da bambina, questa pallavolista ancora teenager è la più grande sportiva di tutti i tempi. Ma pian piano sta incominciando a diventare qualcosa di più.
Ambizioso negli intenti, nel voler raccontare l'ascensione di una ragazzina ad essere onnipotente, un po' confuso e frettoloso ma comunque interessante. Io e Brian Wood c'abbiamo questa incompatibilità di fondo con cui non riusciamo a venire a patti, quindi il fatto che mi venga da segnalarlo è notevole. Io ho fatto il primo passo, brian, adesso tu potresti iniziare a fare bei fumetti per contraccambiare

Panini Comics, Brossurato, 144 pagine a colori, 14€

mercoledì 4 febbraio 2015

Cotto a Puntino - Guillame Long

Non è che mi sia fatto prendere pur'io dalla cucinamania che sembra esser scesa sull'Italia da qualche anno a questa parte, eh! Si, certo, Mi piace guardare Bastianich che sputa nei piatti, Cannavacciuolo che tira i suoi benevoli schiaffoni ai cuochi dei ristoranti in rotta di fallimento, son diversi anni che non mi perdo una puntata di Hell's Kitchen... però non metto mano ai fornelli se non costretto e la Clerici e la Parodi manco morto!
Fatto sta che una di ste sere in libreria, in cerca di qualcosa di diverso da leggere, mi trovo davanti questo fumetto e, considerato che a pranzo non avevo mangiato niente decido di portarlo in cassa per farmi del male per tutto il viaggio in treno fino a casa. Ricordo pure di averne letto un minitrafiletto su una delle classifiche di fine anno Migliori Fumetti del 2014 di qualche rivista generalista, quindi il nome mi ronzava in testa.
Piccola parentesi, intendiamoci, io non mi fido granché delle recensioni di fumetti che trovo su Panorama, L'Espresso o chi per loro perché in linea di massima son scritte dalle stesse persone che recensiscono i libri, che di fumetto non capiscono niente, e se ti va bene usano gli stessi metri di giudizio che sono stati abituati ad usare coi libri per anni (cosa che non si fa perché ovviamente libro e fumetto son due oggetti diversi, dalla struttura diversa, che usano un linguaggio diverso, hanno scopi diversi... l'ho scritto abbastanza volte DIVERSI no?), ma se ti va male il fumetto nemmeno l'hanno sfogliato e riempiono la loro classifica un po' per sentito dire, un po' perché gli tocca, un po' per moda e un po' per far piacere all'amico, però m'era venuta la curiosità di vedere com'è fatto un libro di cucina a fumetti e questo era l'unico di cui avessi mai letto qualcosa, per quanto da una fonte non esattamente affidabile, quindi l'ho preso praticamente a scatola chiusa.


Quindi mi siedo nel treno, inizio a sfogliare e... "Sto Cotto a Puntino è proprio na strana bestia" penso dopo cinque minuti, non è affatto un libro di cucina ma sembra più un diario, una collection di microstorie più o meno legate alla cucina: in una pagina lui che si gasa per un grembiule nuovo, poi tre pagine su come si fa il caffé, poi una pagina con una ricetta sull'insalata di dente di leone, due pagine su come si abbuffa di ciliegie, mezza pagina su come gli faccia schifo il pesce impanato... Il risultato è scollato e disomogeneo, come gli è venuto in mente a questo di scrivere un fumetto in questo modo?
Al che mi viene il dubbio, apro il risvolto di copertina con la biografia dell'autore e "[...] Dal 2009 il nostro raffinato buongustaio può dirsi un uomo soddisfatto, dal momento che trova il modo per unire con umorismo cucina e fumetti all'interno di un blog gastronomico ospitato sul sito del quotidiano Le Monde e opportunamente chiamato Cotto a Puntino".
AAAAHHH! (urla di morte) Una raccolta da blog? Una FOTTUTISSIMA raccolta da blog? Dovrebbe esserci una legge che ne vieti la pubblicazione, o che renda almeno obbligatorio un banner grosso grosso e rosso in copertina con su scritto ATTENZIONE RACCOLTA DA BLOG!
Forse non s'era capito ma io odio le raccolte da blog, sono sbagliate a prescindere. La tavola da blog ha un senso nella sua immediatezza e nella sua contemporaneità, buttata in un libro in mezzo a 70 suoi simili a distanza di anni non solo perde lo spirito del momento in cui è stata scritta e pubblicata, ma perde di acume: è stata scritta per essere letta in un minuto scarso ed in quel poco tempo deve lasciare il segno, in un insalatone questa caratteristica strutturale si perde. E' come la Legge di Conservazione del Ninjutsu: in ogni battaglia è disponibile solo una quantità finita di Ninjutsu, perciò un solo ninja è una macchina di morte, tanti ninja sono carne da cannone.
Insomma, se lo sapevo non lo compravo proprio.


Astio pregiudiziale a parte, le storielle son carine e simpatiche, non mi sognerei mai di dire utili ma comunque curiose. Le meglio riuscite sono i reportage in bianco e nero lunghi una decina di pagine o poco più dei viaggi culinari di Guillaume all'estero, a Budapest e Venezia, comprensivi di recensioni di ristoranti, consigli turistici, momenti sfiziosi... Bello! Per il resto si alternano ricettine semplici semplici e momenti personali senza grandi scossoni.
I disegni, per quanto ad una prima occhiata sembri che se davo dieci mila lire al mio falegname le faceva meglio, hanno stile e carattere, e sono meno semplici di quanto sembri: c'è una tavola a inizio volume dedicata a "come riconoscere il pesce quando non ha la forma di un pesce e stupire così il vostro pescivendolo" dove sono rappresentati 35 filetti con poche linee e pochi colori ma in maniera azzeccata. Se avete preso qualche volta la matita in mano sapete quanto sia difficile a volte rappresentare gli oggetti di uso più comune, perché se con l'anatomia, le prospettive, i palazzi e le automobili puoi aver fatto tanta pratica non ti viene in mente di disegnare una caffettiera, uno scolapasta, 35 filetti di pesce o venti pomodori di specie diversa finché non ti trovi effettivamente a doverlo fare.

Insomma un volumetto carino, curioso e sfizioso ma difficilmente ne comprerò un seguito. Piuttosto leggo il blog che tanto il francese si capisce, va.

In una scala dei tuoi piatti preferiti che va da pasta e zucca (mia nemica fin dai tempi dell'asilo) a spaghetti con le vongole (se esistesse un dio mangerebbe solo quello), cotto a puntino è un piatto di orecchiette con le cime di rapa (ricetta tra l'altro contenuta pure nel libro): non lo ordinerei mai, se me lo trovo davanti però me lo mangio ed è capace che mi piace pure, ma continuerò a non ordinarlo mai

martedì 20 gennaio 2015

Kobane Calling - Zerocalcare

Ovvero Carcare gioca a fare il Joe Sacco disimpegnato ma disegnato meglio (che sarebbe un po' fare il Guy Delisle), e non gli riesce nemmeno male.


Internazionale è una rivista di approfondimento che pubblica ogni settimana una selezione di articoli ed editoriali provenienti da testate giornalistiche sparse per il mondo. A noi di quello che succede nel mondo, tra le colonnine di questo blogghetto qua, frega il giusto, Ce lo ritroviamo giusto perché nel numero di questa settimana c'è un reportage a fumetti di Zerocalcare (una roba breve, una 50ina di pagine) nato dalla sua permanenza per alcune settimane sul confine turco-siriano , nei pressi di Kobane, dove curdi e Isis, per metterla giù semplice e veloce, si sparano.

Cosa ci troverete qua dentro se deciderete di mettere sti 3€ in mano al giornalaio? Esattamente quello che vi aspettate, un racconto sentito, molto personale, infarcito di citazioni pop e narrato con tono leggero... nzomma Carcare, su!
Le pagine più belle sono le prime due dove di notte, seduti sul tetto di una casa, Calcare e un tizio del luogo ascoltando il RATATATA ed il TUM. TUM. TUM. delle armi da fuoco fanno il punto della situazione sullo stato delle cose in maniera intelligente ed incisiva. Il fumetto è poi costruito come una raccolta di momenti, di scenette lunghi 3 o 4 pagine alla Zerocalcare (o visto il tema, ancora una volta, alla Delisle) dove cerca di raccontare la quotidianità a Kobane mentre porta avanti in parallelo un percorso interiore, dove cerca di rispondere alla domanda "Ma io perché so venuto qua?". La risposta è dentro di te. Ma è sbagliata.

Devo comunque far presente che, nonostante dica subito che vuol fare inchiesta diversa, senza sensazionalismi e sciacallaggio a differenza dei media che trattano di solito la faccenda, un po' ci casca perché ce l'ha nel sangue, non fa la conta dei morti e non riporta il tempo di coagulazione del sangue che fuoriesce dai fori di proiettile, ma di momenti facilotti e moralette scontate tra amori su skype, vecchi saggi e canzoni attorno al fuoco ste 50 pagine so belle zeppe...Ma che gli fai, è la sua natura... D'altro canto c'è anche da dire che mentre la maggior parte dei giornalisti ha una concezione del fare l'inviato all'estero che consiste nel leggere Twitter e intervistare le vecchiette all'uscita dal supermercato sto tizio s'è messo lo zaino dietro le spalle e se n'è andato dove cadono le bombe, nonostante la faciloneria c'è più giornalismo qua che nell'intera redazione del TG1.

Insomma fare il giornalista non è il suo mestiere, da un certo punto di vista non ci prova nemmeno, ma nonostante questo non gli riesce nemmeno tanto male, c'è molto di buono qua dentro, tanto nelle intenzioni quanto nel fumetto.
Bravo Carcà, applicandoti un altro po' potresti quasi diventare un fumettista impegnato!

E comunque si, c'hai ragione e non so come ho fatto a non fare prima il collegamento, i soldati dell'Isis so proprio i punk di Ken il Guerriero

martedì 6 gennaio 2015

Il Mik Consiglia - Gennaio 2015

5 fumetti 5 che seppure mi fossi spicciato per scrivere questo post prima del sei non avreste mai potuto comunque trovare nella calza perché devono da uscì.



Diario del Cattivo Papà vol. 3

Si dimentica della visita del topino dei denti, traumatizza la propria figlioletta con la spaventosa storia di un albero che cresce nel suo pancino, elargisce consigli poco oculati per insegnare l'antica arte della boxe al maschietto di casa... Terribile, dispettoso e irriverente, Delisle si racconta alle prese con la prole in situazioni che rasentano l'assurdo, nelle quali probabilmente - tanti altri papà non faticheranno a riconoscersi. Dall'autore di "Cronache di Gerusalemme", le confessioni di un padre politicamente scorretto: uno spassoso diario che sa anche volgere un tenero sguardo sul mondo dell'infanzia.

La quarta di copertina è quella del numero 1, quella del 3 non l'ho trovata, ma il senso è quello... Guy Delisle è quello che s'è fatto un nome (a merito) con le cronache a fumetti dei suoi soggiorni in terra straniera, in cui con occhio occidentale andava ad osservare contesti molto distanti... Pyongyang, Cronache Birmane, Cronache di Gerusalemme... ve lo ricordate, no? In quei fumetti erano spesso presenti brevi sketch che raccontavano la sua vita da padre a tempo pieno, ha visto che funzionavano ed ha deciso di tirar fuori questa serie di volumi, un vero e proprio diario da casalingo disperato

Rizzoli-Lizard, brossurato, 190 pagine in bianco e nero, 12€


Secret Avengers & Moon Knight di Warren Ellis


•UNA SQUADRA-OMBRA DI VENDICATORI CREATA DA STEVE ROGERS PER AFFRONTARE LE MISSIONI PIÙ PERICOLOSE!
•Gli Eroi più… segreti della Terra! •Raccolto in volume l’'apprezzato ciclo di Warren Ellis. Disegni di alcuni degli artisti più importanti dei comics USA.

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A GRANDE RICHIESTA UN PERSONAGGIO DI CULTO VISTO SOTTO UNA LUCE INEDITA! 
Per le strade di New York si annidano minacce che solo il più insolito e oscuro degli eroi può affrontare... Una delle serie All-New Marvel NOW! più amate dalla critica e dal pubblico statunitensi Testi di un fuoriclasse dei comics come Warren Ellis

Double Feature, tanto se comprerete l'uno prenderete anche l'altro.
Di Moon Knight scritto giusto nel post precedente, il miglior fumetto del 2014 secondo me. Per Secret Avengers vale lo stesso, è uscito qualche tempo prima ma son sempre 6 numeri, sempre storie autoconclusive, sempre alto livello.

Entrambi Panini Comics, brossurato, 144 pagine a colori, 12€


Teenage Mutant Ninja Turtles #18 - Scontro Urbano parte 1

Dopo mesi di preparazione, finalmente Shredder è pronto a sferrare quello che, nelle sue intenzioni, sarà l’attacco decisivo nei confronti delle Tartarughe Ninja. E questa volta potrebbe davvero avere la meglio... Debutta Scontro Urbano, la più grande saga finora vissuta dalle TMNT, e le strade di NY non saranno più le stesse! 

Qui inizia il meglio che abbia dato finora la nuova serie IDW delle Turtles, l'arco narrativo City Fall, in cui Shredder plagia la mente di Leonardo che diviene suo chunin ed insieme iniziano a fare casino bruttobruttobrutto in città. Questa serie delle Tartarughe è molto divertente e questo numero rappresenta un ottimo punto d'inizio per eventuali nuovi lettori (che possono saltare così pure un po' di robaccia pubblicata prima...), provatelo!

Panini Comics, Brossurato, 48 pagine a colori, 3.30€


Sette Detective

Se i sette più grandi detectives del mondo vengono contemporaneamente convocati a Scotland Yard, vuol dire che sta succedendo qualcosa di davvero molto grave. Una serie di efferati omicidi sta sconvolgendo Londra e l'ineffabile assassino ha lanciato un guanto di sfida a tutti gli investigatori del pianeta: "Fermatemi, se ci riuscite!". Una storia appassionante segna il ritorno di una serie amatissima da tutti i lettori, giunta ormai al tredicesimo numero. Eric Canete in forma eccezionale delizia le pupille di tutti gli appassionati del ben disegno con il suo tratto evocativo, mentre la trama imbastita da Herik Hanna è degna dei migliori giallisti! Un appuntamento imperdibile!

Tredicesimo dico tredicesimo volume di Sette, serie di volumi autoconclusivi scritti e disegnati da autori diversi, tutti di diverso genere, tono e personaggi (sette cavalieri, sette pirati, sette yakuza...), questi ultimi però accomunati dal numero, diciannove. Si lo so so tropp simpatic.
Questo in particolare non l'ho letto, ma son quasi sempre quantomeno sfiziosi, e poi in questo c'è Eric Canete che mi piace assai

RW/Linea Chiara, cartonato, 64 pagine a colori, 11.95€


Multiversity #1

Incomincia Multiversity aleohoh! Ho cercato di presentare la storia e il progetto sempre nel famoso post della settimana scorsa sul meglio del 2014. Dato che parlarne non è facile andatevelo a rivedere please, non mi ci fate riprovare. Il numero esce con la "bellezza" di 5 variant, per quelli a cui piace spendere i soldi a caso.
RW/Lion, 64 pagine a colori, 3.50€




Per il resto si segnala al volo l'inizio di una ristampa in bianco e nero di Gotham Central, che mi mette in difficoltà perché Gotham Central è sempre Gotham Central ma le ristampe in bianco e nero sono da barbari, e una nuova ristampa di Hellblazer dall'inizio, dal #1 di Delano, ma con l'ingannevole nome di Constantine e l'ingannevole copertina yeah modernz.
Au revoire!