venerdì 1 marzo 2013

X-O Manowar (2012)

La rediviva Valiant Entertainment da un annetto ha ricominciato a pubblicare storie con protagonisti i personaggi del Valiant Comics Universe. Nell'epoca della speculazione negli anni 90 questi fumetti avevano venduto un bel po', ma allora vendeva un botto qualsiasi cosa, quindi vall'a sapè se meritava qualcosa o no.
Volendo provare qualcosa di questo universo da dove comincio, mi so chiesto? Ma incominciamo da X-O Manowar che non solo è stata la prima serie ad uscire in ordine di tempo di questo reboot, ma è disegnata da Cary Nord, apprezzato e stimato dai tempi di Conan, e scritta da Robert Venditti, che non so chi cazzo sia ma alla DC l'han messo a scrivere Constantine, la nuova serie in continuity nel DC universe di John Constantine, quindi m'andava un po' di vedere in mano a chi han deciso di mettere il vecchio figlio di puttana.



Molto sinteticamente, che tanto per approfondire ci sono mille wiki, il protagonista di questa serie è Aric, un guerriero visigoto che guidando le sue truppe contro un manipolo di romani si trova davanti una bella sorpresa, scopre che quel gruppetto di guerrieri in gonnella è in realtà formato da alieni mascherati, in missione sulla Terra per infiltrare membri della loro razza con un comodo scambio di bambini. Già che ci sono questi alieni, i Vine, rapiscono Aric e i suoi amichetti e li portano a giocare ai lavori forzati sulla loro nave madre. In seguito riuscirà a scappare impadronendosi fortuitamente di una reliquia dei vine, una palletta di ferro volante che all'occorrenza può trasformarsi in un'armatura ipertecnologica ed indistruttibile che Tony Stark da quando l'ha vista sta ancora là a piangere in un angolo. Ritrovata la libertà il nostro torna sulla terra ma nonostante sulla nave siano passati solo alcuni mesi si ritrova nella Roma dei nostri giorni ad essere sparato dai carabinieri nel colosseo. Veramente.


Gran bell'inizio, il primo numero soprattutto costruito benissimo, con la giusta dose di azione, intrighi, misteri e personaggi caratterizzati come si deve in poche battute. Tutta la prima parte della serie si mantiene su buoni livelli, anche se di alieni "agricoltori" che seminano sui pianeti abitati da razze inferiori per poi andare a mietere il raccolto quando maturo dopo Prometheus ne abbiamo un po' tutti le palle piene. I problemi iniziano per me con l'arrivo sulla terra, dove la serie diventa tutta un corri corri intorno al mondo con Aric inseguito da mille eserciti e corporazioni varie dovunque decida di mettere piede. Mettici l'arrivo del mercenario Ninjak, un ninja appunto anch'esso ipertecnologico, uno Snake Eye dei poveri tamarro all'inverosimile che poteva tranquillamente restare sepolto negli anni '90 con cui prima si tiran due cazzotti e poi ci si allea per picchiare il greater evil, mettici che Cary Nord ha mollato dopo 4 numeri, che anche se inchiostrato perde un po' del suo ormai caratteristico appeal cimmero era il grande motivo per cui mi ero attaccato alla serie, l'ho mollata verso il numero 7 e non mi manca granchè

In una scala che va dallo zio sbruffone e convinto che nessuno sopporta alla nonna che come fa gli spaghett e vongole lei non li fa nessuno, questo X-O Manowar è il tuo cuginetto coi soldi e sempre l'ultimo gadget tecnologico in tasca, una volta che t'ha fatto vedere i nuovi giochini dell'Ipad si può pure togliere dai coglioni che hai cose più importanti e divertenti da fare.

Nessun commento:

Posta un commento