giovedì 2 ottobre 2014

Dylan Dog #337 - Spazio Profondo

A me Dylan Dog, in linea di massima, non piace.
E allora che lo compri a fare?, direte voi. Beh è complesso.
Prima di tutto non lo compro sempre eh, anzi, uno ogni paio d'anni o giù di li, quando leggo in giro che ci sono storie particolarmente belle (l'ultimo preso prima di questo era Mater Morbi, quanti anni sono passati?) oppure degli eventi particolari, come l'inizio di una fantomatica Fase 2 che dovrebbe svecchiare il personaggio, portare storie dal taglio più moderno ma contemporaneamente contemplando un ritorno alle radici orrorifiche della serie, che guarda caso coincide proprio col numero di questo mese, il 337.


Ok, vabbé, ma non hai risposto. Che sia una volta al mese, all'anno o al secolo non importa, perché lo compri se rimani sistematicamente deluso? Da un lato c'è un po' il gusto dell'orrido, quell'irresistibile forza che, nonostante ci siano già stati ben tre brutti film dei Transformers, ti trascina al cinema a guardare il quarto (al massimo se hai un po' di dignità  aspetti il BRRip, ma da là non si scappa), poi c'è quella strana, malsana e masochistica curiosità che nessuno è mai riuscito a raccontare tanto bene quanto Totò nella sua scenetta del voglio vedere questo stupido dove vuole arrivaresicuramente, ma alla fine dei conti lo faccio perché io vorrei tanto che Dylan Dog mi piacesse.
Sissignore, nonostante il nome del cazzo, il fatto che io non riesca a capire perché si sia deciso di ambientarlo a Londra (Milano? Roma? non andavano bene?) e Groucho*, sarei disposto a passarci sopra, perché sotto sotto me lo vorrei far stare simpatico sto John Constantine de noartri che picchia ai vampiri e spara ai fantasmi. Vorrei tanto fosse lui a portare la bandiera di un fumetto italiano popolare moderno al passo con quello di tutto il resto del mondo, perché a me sta tremendamente sul cazzo che il fumetto popolare in America sia rappresentato oggi da roba come Saga, che in Inghilterra abbiano 2000AD, che in Giappone ci sia un manga per qualsiasi cosa, che in Francia... meglio che non inizio nemmeno a parlare della Francia... mentre noi, col tutto il bene che posso volergli, se vogliamo trovare qualcosa di fresco ed intelligente in edicola dobbiamo la maggior parte delle volte guardare a Topolino.


Va da sé quindi che se il nuovo curatore della testata se ne viene con Dylan Dog non funziona più, quello che andava bene negli anni '80 non può andare bene adesso, dobbiamo dargli una svecchiata, rinnovare il setting e i comprimari, guardare alle nuove serie TV americane come modello di scrittura moderno, ricominciare ad osare e sperimentare ed uscire da questa struttura da gialletto del mese con cui ci stiamo trascinando avanti da troppo tempo, oh, io un poco ci credo. Sono d'accordo con te e se affronti e risolvi questi problemi siamo a buon punto.
E allora ti voglio dare fiducia, tiè, pigliati sti 3.20€, fammi vedere! Stupiscimi!
E allora il cazzo, perché ancora una volta mi trovo davanti alla copia di un riassunto, una storia che a voler essere buoni si può giudicare troppo ricca di fascinazioni esterne, ma in franchezza non è altro che un pastiche del Doctor Who, Solaris, e Dead Space, e tolto quello ti resta in mano un pugno di mosche e un finale del cazzo. Una storia dove due personaggi si danno della "mammoletta" e dell'"idiota" come bimbi dell'asilo (no, non è vero. credo mammoletta sia una di quelle parole che non esistono nella vita vera, che si trovano solo nel Libro Cuore e nei fumetti Bonelli, tipo le "comari" di dragoneriana memoria).Una storia dove c'è un personaggio che sembra Silver Surfer ma senza la tavola da surf a cui è stato attribuito il ruolo di spiegone semovente, che resta incollato al protagonista per tutto il tempo pronto a spiegargli qualsiasi intreccio o svolta della storia, non sia mai chi legge abbia il solito deficit dell'attenzione...
I disegni son senza infamia e senza lode, i colori son belli anche se penalizzati dalla carta utilizzata, però chissenefrega! Mi era stato promesso si sarebbe osato e sperimentato, ma scopiazzare Alien non è osare, è andare sul sicuro.
Quindi? Quindi mi son fatto fregare... anzi, mi son fregato da solo un'altra volta.
Leggo troppi fumetti da troppo tempo per farmi piacere sta roba qua, o forse è proprio che la mia idea di Fumetto, come medium intendo, è troppo alta per vederlo ridotto ad un'opera derivata, una collezione di citazioni da altri media spudorata e priva di dignità senza torcermi il fegato.
Quindi addio Dylan Dog, o meglio arrivederci, tra un po' di tempo magari mi torna la voglia di vedere questo stupido dove vuole arrivare, che ne sai, e starò ancora una volta qua a rosicare.


Nella mia scala di valutazione preferita, quella che va da Dylan Dog a John Constantine, questo Spazio Profondo è ancora una volta Dylan Dog. Lo stesso, vecchio, derivato, immutato da 30 anni a questa parte, Dylan Dog. E non è erto un complimento.




*Non è vero, ho mentito spudoratamente. Groucho no. Non potrei mai passare sopra Groucho. Cioè con una mietitrebbiatrice si, certo, ma solo con quella. Groucho è la personificazione di tutto quello che non va in Dylan Dog: a Sclavi serviva una spalla comica per fare da contraltare ai toni drammatici ed orrorifici della serie (mania tutta nostra questa, non possiamo avere una serie drammatica e basta. Non c'è commissario che risolva omicidi senza il brigadiere fessacchiotto che faccia ridere. Mah.), ma perché sbattersi a creare un personaggio, studiarne immagine e stile, plasmarne il carattere storia dopo storia quando puoi riprodurre la fisionomia di un comico del passato, magari proprio Groucho Marx, che se c'è un simbolo della comicità che sia uno è proprio la sua faccia/maschera con gli occhiali il nasone ed i baffoni? Tutti ce l'hanno presente, magari non hanno visto La Guerra Lampo ma quella faccia è entrata a far parte dell'immaginario collettivo, chiunque la veda sa che deve far ridere. A questo punto il lavoro è quasi bello che fatto! Adesso basta solo fargli dire una barzelletta al mese, ma niente di troppo sofisticato mi raccomando, il livello deve essere equivalente a quelle che si trovano nei libri di barzellette sulle bancarelle dei mercatini, non vuoi mica che il lettore si senta stupido perché non l'ha capita? Ormai hai fatto 30 fai 31, chiamalo proprio Groucho sto personaggio che voglia di lavorare saltami addosso.
Tenetevi Block ma toglieteci Groucho. GROUCHO DEVE MORIRE.

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